mercoledì 23 maggio 2012

Donne.. Madri.. Figlie..

Anche questa settimana, vi stupirò con degli effetti speciali!

Ho finito ben due libri nel giro di poco e sono ben felice (il traguardo dei 60 libri letti, non è poi così lontano!).

Quello che vi propongo adesso, è il libro di una donna che ha deciso di trattare un argomento molto spigoloso. Andiamo però con calma.

Titolo: Madri
Autore: Maria Grazia Giordano Paperi
Formato Ebook
Prezzo: € 0,89
Pagine: 101
Trama: Storie di maternità. Desiderata. Vissuta. Inappagata. Sfiorita. Perduta. Surrogata.
Madri che sono comunque madri, anche contro la loro volontà, anche quando non lo sono più, anche quando non lo sono mai state, anche se non lo saranno mai.
Storie che scorrono parallelamente "incontrandosi" solo nel finale.
Storie che trattano temi quali fecondazione assistita, aborto, stupro, clandestinità, premorte, vita vegetativa, testamento biologico e AMORE, tanto, troppo, come l'amore materno.
Sono storie attualissime, scomode, dolorose, bellissime

Scarabocchio: “Madri” racconta sei storie di donne che hanno sofferto moltissimo. Donne che hanno avuto problemi grossi e perdite significative. Ammetto che non ero del tutto preparata a questa lettura.
I suoi “difetti” ci sono ovviamente. Il fatto che ogni storia non sia approfondita, mi permette di viverle come se fosso dall’altra parte di uno specchio. Sento l’eco delle loro emozioni ma non riesco a percepirle in maniera nitida. Da una parte mi lascia un po’ scocciata. Non dico che godo delle sfortune altrui ma se incomincio a leggere queste cose, vorrei avere molti più dettagli. Voglio poter entrare nel loro corpo e soffrire con loro. Una delle donne che parlava, anzi no, una bambina che parlava di sua madre che era in ospedale, mi ha particolarmente “infastidito”. Lo so che sua strano e cattivo… So anche che non sono più nell’età per pensare come lei ma questo non cambia la mia sensazione. Non mi è piaciuta e ammetto di aver pure dimenticato come si chiamava!
Di cose belle però ce ne sono e anche molte.
Ho apprezzato in maniera particolare Giovanna, una ragazza che non aveva mai pensato di rimanere incinta.
Sono tutte storie difficili, piene anche di amore. Sono storie così semplici e tragiche, che ti chiedi se non siano reali, se non siano esperienze realmente vissute… Ma anche se fossero storie inventate, nel profondo sai bene che ogni giorno, i problemi che loro vivono, li vivono molte altre donne vere. Loro non immaginano, loro vivono tutto questo.
Anche se ho vissuto queste cose dietro un vetro, devo dire che in certe righe, mi sono angosciata. “E se capitasse a me?” questa frase mi è venuta in mente più di una volta… Sono una giovane donna, una futura madre… Cosa succederebbe se mi trovassi al posto di una di loro? Se prima avevo abbandonato il timore di avere un figlio, adesso le paure si sono moltiplicate. E se non potessi rimanere incinta? E se ci riuscissi, come potrei non innamorarmi di quell’esserino, senza avere timore di perderlo? Mi rendo conto che è l’ansia a parlare ma è lì e non posso farci nulla.
Mi sento di consigliarlo, ma non a tutti. Non lo consiglio a cuor leggere alle donne emotive come me, alle donne che stanno per diventare mamme. Sono già piene si ansie per i fatti loro, non servono “stimoli” in più.

INTERVISTA
Ebbene pulcini, oggi vi stupirò con un terzo effetto speciale! Questa lettura mi ha talmente toccato, che ho voluto approfittare della gentilezza di Maria Grazia e parlare un pò con lei, in modo da capire meglio chi è e perchè ha deciso di imparcarsi in questa (estenuante) impresa.


- Allora Maria Grazia (io ti dò del tu, spero non sia un problema!), parlaci di te. Io e i miei Pulcini siamo curiosi di capire chi sei.
Sono nata a Lodi, ho 45 anni, ancora per qualche mese, sono laureata in legge, sono sposata con Oscar da quasi 12 anni, ma stiamo insieme da 22, ci siamo conosciuti l'ultimo anno di università, a Parma, in biblioteca!!!
Ho due bambini, una preadolescente che vive in un'altra dimensione e ogni tanto scende dai suoi sogni, e un cavaliere di 4 anni.
Viviamo vicino Piacenza.
Ho lavorato a Milano (facendo la pendolare) come liquidatore per 15 anni.
Sono una discreta fotografa (ho partecipato, un milione di anni fa, ad alcune mostre collettive) la copertina di MADRI è fatta da me, siamo io e mio figlio.
Ho una passione smodata per la cioccolata.  
Adoro andare al cinema, ci vado appena posso, anche da sola, ma sempre troppo poco da quando ho i bambini. 
Nazim Hikmet è il mio poeta preferito, adoro gli scrittori russi dell'800, ogni anno spero in un Nobel per la letteratura per J. Marias o J. Coe che sono forse i miei scrittori, contemporanei, preferiti. L'Idiota, Il Maestro e Margherita, Oblomov, Il Barone Rampante e Tom Jones sono alcuni dei miei romanzi preferiti. Un libro che adoro, ma che non consiglierei mai è La Strada. Amo tutto di Sophie Kinsella. 
Andare in bicicletta e coltivare l'orto sono le mie passioni più recenti e sono catartiche almeno quanto scrivere un romanzo. Consigliatissime!

-  Dimmi, scrivi da molto?
Si, scrivo da molto, praticamente da quando ho imparato a scrivere, da bambina scrivevo favole e piccole filastrocche. Da adolescente ho iniziato a scrivere poesie e ancora ne scrivo (ma non ho mai avuto il coraggio di pubblicarle, credo che le poesie ti rivelino come un romanzo non può fare).

- Quando hai pensato di incominciare a scrivere un libro?
Ho scritto il mio primo romanzo una ventina di anni fa, lo hanno letto in tre, mia sorella, la mia migliore amica, il mio ragazzo (che è mio marito), i loro commenti furono si, ni e NO!!! Giace da qualche parte in un cassetto. Una quindicina di anni fa ho ricominciato a scrivere favole prima per i miei nipoti e ora per i miei figli. Ho scritto racconti e un paio di soggetti cinematografici...

-  E questo? Cosa ti ha spinto a scrivere un libro così "forte"? Esperienze personali?
Io giro sempre con un taccuino in borsa, mi serve per appuntare versi, che a volta si formano nella mia testa e se non li annoto sfumano immediatamente, mi serve per annotare notizie che mi colpiscono (io ascolto continuamente la radio), per fermare idee che mi balenano, per ricordare di tutto (ho decine di questi block notes che conservo gelosamente perchè sono la mia "dispensa creativa").
MADRI nasce da un paio di storie dolorosamente vere (fortunatamente non autobiografiche), altre inventate, altre rielaborate ...ma in tutte le protagoniste c'è molto di me, ho regalato loro mie passioni, mie manie, mie emozioni e anche miei ricordi (personali e familiari).
Eccoti un aneddoto. Quando una delle mie cognate ha letto Madri mi ha telefonato in ansia credendo che fossi malata e non lo avessi detto a nessuno, mi aveva identificata con Ambra, che fra tutte è quella che mi assomiglia di più!

-  Dimmi, perchè hai deciso di pubblicarlo in ebook e non in versione cartacea? 
Molti anni fa ho seguito a Milano un corso di scrittura creativa con Pasquale Diaferia (uno dei più geniali creativi italiani e non solo). Grazie a Facebook l'ho ritrovato, mi ha fatto il grossissimo piacere di leggere in anteprima MADRI, gli è piaciuto (...è stato come prendere una seconda laurea!) e mi ha suggerito di pubblicarlo online...mi sono imbattuta in Amazon leggendo di una giovanissima scrittrice americana diventata ricca e famosa facendosi pubblicare su Amazon, dopo che decine di case editrici cartacee avevano rifiutato il suo romanzo...
Comunque ho anche inviato il manoscritto ad editori cartacei e sono ancora in attesa, i loro tempi sono geologici!!!

-  Continuerai a scrivere?
"Benedico la mia carta e la mia penna perchè grazie ad esse ho potuto tornare ragazzino nella casa di mio padre (...) Ho pianto con coloro che soffrivano (...) Ma non voglio ricordare le mie cattive azioni nè la desolazione di tutto quel che ho perduto.
Tutto ciò io, Sinhue l'Egiziano, ho scritto e per il mio solo piacere. Nè per gli dei nè per gli uomini, non per immortalare il mio nome, ma soltanto per dare pace al mio povere cuore, la cui misura è ormai colma" penso che queste parole racchiudano il mio "manifesto poetico", scrivo perchè ne ho un intimo bisogno e non smetterò...anche se non so se questo mio scrivere porterà a pubblicare ancora.

- Beh Maria Grazia, oltre a ringraziarti per avermi sopportata in questi giorni e per avermi fatto leggere il tuo libro, c'è qualcosa che vorresti aggiungere?
Infine vorrei aggiungere che è stato davvero un piacere conoscerti e scambiare una così intensa corrispondenza come non mi capitava da anni...


Pulcini miei, con questo vi saluto... anzi, vi salutiamo!!

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“Ciò che è stato scritto senza passione verrà letto senza piacere”
(Samuel Johnson)

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