mercoledì 8 marzo 2017

Le notti blu [Anteprima]

Titolo: Le notti blu
Autore: Chiara Marchelli 
Pagine: 236
Prezzo: € 15
Uscita: 9 Marzo
Tutti crediamo di conoscere le persone che amiamo: Larissa e Michele si conoscono da una vita, così come pensano di conoscere Mirko, il figlio che lascia gli Stati Uniti, dove è nato, per vivere in Italia e sposare Caterina: un colpo di fulmine che non hanno mai approvato pienamente.
Larissa e Michele sono sposati da oltre trent'anni, vivono a New York, hanno una vita agiata e hanno saputo costruire un rapporto solido, basato sulla cura reciproca, sulle piccole e generose attenzioni e sulle affettuose abitudini della loro quotidianità.
Le notti blu racconta, come una sorta di lastra a raggi x, il matrimonio di Larissa e Michele e la loro vita che sembra normalissima, se non fosse per un lutto, un dolore tremendo che accompagna, e regola, le loro esistenze. È una notizia dall'Italia a rompere l’equilibrio che la coppia ha faticosamente costruito. Con una scrittura chirurgica e lucidissima, Chiara Marchelli ci accompagna attraverso i pensieri della coppia e ci svela confessioni che avremmo preferito non ascoltare: segreti
ingombranti, dolorosi, che leggiamo con avidità, rassicurati dal fatto che l’autrice ha intenzione di dirci proprio tutto e di tenere con mano ferma tutti i fili di questa storia che va indietro nel tempo. 
Il passare del tempo invece di alleviare i pesi ne moltiplica gli echi 

Scarabocchio: Larissa e Michele stanno ancora cercando di trovare il loro equilibrio dopo la morte di qualcuno di molto importante. Otto anni dopo, sono ancora a lì, mentre si chiedono perché. 
Questa è la storia di come le persone affrontano il dolore e di come non conosciamo mai veramente chi ci sta vicino. 

Come posso spiegarvi il mio pensiero, senza rivelarvi il punto saliente della cosa? 

I due protagonisti, sono marito e moglie. 
Sono due persone che ne hanno passate tante e che a quanto pare, non possono vivere in pace nemmeno dopo la Tragedia. 
Una sera, ricevono una telefonata e vivono, probabilmente, il secondo giorno peggiore della loro vita. Come si può continuare a vivere con il peso del dubbio addosso? Bisogna scegliere se è meglio sapere o ignorare. Quale delle due cose è più facile da sopportare? 

Come vi ho detto, non posso svelarvi il mistero ma posso dirvi che è una lettura molto forte. 
A tratti, lo devo dire, mi sono persa perché non capivo ("La teoria dei giochi...?") bene un passaggio ma per il resto ho sentito il peso della situazione e delle decisioni di questa coppia. 
Sicuramente, per quanto non sia riuscita ad apprezzare fino in fondo Larissa, trovo la sua reazione molto più condivisibile rispetto a quella di Michele. Personaggio che avrei voluto malmenare malamente già dalle prime pagine. 
Voi non potete capire l'odio che provo per lui ed il figlio. Sono due personaggi egoisti e nemmeno se ne accorgono. 

Larissa vuole solo cercare di superare tutto e vivere al meglio. Non vuole impelagarsi in nuovi dolori che reputa oltretutto inutili. Mentre Michele, ne fa quasi un'ossessione e decide sia per se stesso che per la mogie. "Serve a noi", "Ci farebbe bene" sono le sue convinzioni e continua come un panzer, non capendo come faccia Larissa e non voler sapere. 
Alla fine però, ne vale la pena smuovere mari e monti?
Secondo me no. Non in quel momento, non secondo i loro pensieri. 
C'è sempre il tempo giusto per fare le cose e a parere mio, Michele affretta troppo le cose solo per cercare di salvare se stesso. Egoista. 

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(Samuel Johnson)

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