venerdì 7 aprile 2017

Distorted fables


Titolo: Distorted fables
Autore: Deborah Simeone
Pagine: 175
Prezzo: € 16
Uscita: 21 marzo
Che sia chiaro: la protagonista di questa storia non è la solita principessa delle fiabe. Non è né magra né alta, e neppure bella da far girare la testa. E poi con la gente è spesso intrattabile, dura e spigolosa, proprio come il suo nome, Rebecca. Per lei non ci sono castelli incantati, fatine o scarpette di cristallo, ma un monolocale umido in un condominio chiassoso, e lunghe serate passate in solitudine a guardare serie tv, con in grembo un gatto birmano e nella testa una valchiria-grillo parlante che la sprona a non darsi mai per vinta. Le cose cambiano, però, il giorno in cui Rebecca inizia a lavorare come portinaia in un bel palazzo nel centro di Milano. Qui, nonostante la sua avversione per i rapporti umani, la sua vita si intreccia con quella di alcuni condomini: un settantenne stravagante, ostinatamente aggrappato al ricordo della moglie, una giovane donna devota a un marito che la tradisce neanche tanto di nascosto e una ragazza stregata da un uomo freddo e calcolatore. Tutte fiabe d'amore, e tutte imperfette, come imperfetta è la vita di Rebecca, che ha smesso di credere al "vissero per sempre felici e contenti" nell'istante in cui il suo principe azzurro, anziché salvarla e poi giurarle amore eterno, l'ha mollata senza troppe spiegazioni a un binario della stazione. Ma chissà che Rebecca non scopra, anche grazie ai suoi nuovi amici, che proprio nell'imperfezione si nasconde il segreto per trovare qualche momento di vera felicità...

Scarabocchio: Becca è una giovane ragazza molto particolare. Chiusa e scorbutica (anche se lei dice sarcastica), dopo molto tempo di precariato trova finalmente un lavoro fisso, anche se non dei suoi sogni. 
Vorrebbe dipingere, inseguendo così la sua passione segreta ma si ritrova a fare la portinaia in un condominio tranquillo nel centro di Milano. 
Dopo un'inizio un po burrascoso, pian piano si abitua alla routine dei condomini. Questa stabilità, la aiuterà a trovare anche delle nuove vie per guarire il proprio Io (e la sua Valchiria). 

Un racconto molto divertente e con un pizzico di magia finale. 
Becca mi è piaciuta molto, anche se devo dire che per certi versi non capisco il suo chiudersi a riccio (sopratutto dopo il gran fattaccio) ed il suo autolesionismo emotivo. Per la verità, ho apprezzato molto di più la Valchiria, sua compagna di pippe mentali che cerca di spronarla ogni volta che il suo umore precipita a terra. 
Dante poi, mi ha fatto morire dal ridere ed i messaggi che i due si mandano, mi sono piaciuto moltissimo perché dicono molto senza però esser ne prolissi e nemmeno pesanti. Poi, la sua idea della capsula... caruccia!!!
Mi è piaciuta la storia ed il rapporto con i condomini, che a loro modo le danno qualcosa su cui riflettere e la spronano a migliorarsi... certo, non tutto va nel migliore dei modi ma quelle esperienze le daranno la possibilità di crescere e Becca ne ha tanto bisogno.

Una lettura frizzante e seria al tempo stesso.
Molto bella e nel complesso ho apprezzato tutto l'insieme!

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“Ciò che è stato scritto senza passione verrà letto senza piacere”
(Samuel Johnson)

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