martedì 6 febbraio 2018

Aspettando Il guardiano di Anime - [Aneddoti di Michela]

Martedì è giorno di recensioni in anteprima ma come vi dicevo ieri, questa settimana è dedicata sopratutto al libro di Michela Monti. 

Quando uno Scrittore pubblica un libro, spesso risveglia la curiosità del lettore su come ci si sia arrivati a quelle idee ma pochi pensano ad eventuali curiosità, magari imbarazzanti, sulla stesura. 
Quindi, mentre ieri vi abbiamo parlato di Citazioni (qui), oggi vi proponiamo degli aneddoti e sul blog di Federica (qui), ne troverete altri. 


- Un pomeriggio Checco (mio marito) è tornato a casa dal lavoro e mi ha trovata piangente, seduta per terra, col pc appoggiato sul divano davanti a me. Si è spaventato e mi è venuto subito incontro, chiedendo spiegazioni. Bene. Gli è toccato aspettare due minuti buoni di singhiozzi, prima che riuscissi a spiegargli cosa stava succedendo. Ero irrimediabilmente sconvolta per la sorte di uno dei miei personaggi. 

- La fine è stata una delle prime cose che ho scritto. La tempistica è stata: primo capitolo, pagina finale, resto del libro. E al momento della congiunzione delle due parti è stato tutto fluido, semplice. Mi è andata di culo.

- Il libro è dedicato al mio nonno, che è stato una presenza fondamentale nella mia vita, e ne parla anche durante la storia, in un certo modo. L'holter, la neuropatia degenerativa, sono cose che ho scritto pensando a lui

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“Ciò che è stato scritto senza passione verrà letto senza piacere”
(Samuel Johnson)

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